NOVE MINUTI DI GRANDE CALCIO

2^ GIORNATA CAMPIONATO REGIONALE GIOVANISSIMI 2004

USD LG Trino-Alfieri Asti-4-3 (2’Gamba, 18’Daniciuc, 26’Fodor, 37’Chiaria, 43’Daniciuc, 46’Chiaria, 48’Bologna)

USD LG Trino: Pala, Farè, Bottazzi, Costa, De Silvestri, Buso, Raffaldo, Masuero (Cap.), Chiaria, Oudadess, Daniciuc. A disp: Pitarresi, Rissone (dal 34’s.t.), Reale, Fall (dal 24’s.t.), Palazzo (dal 38’s.t.), Binotto (dal 7’s.t.). All: Mantovan.

Alfieri Asti: De Milano, Pittà, Amoroso, Bologna, Fodor, Dubois (Cap.), Gatti, Cavinato, Gonella, Gamba, Cerutti. A disp: Bo (dal 16’s.t.), Kapaj, Giovannetti (dal 18’p.t.), Bresciani (dal 7’s.t.), Nouam (dal 15’s.t.). All: Errante.

Primo tempo: USD LG Trino-Alfieri Asti-1-2

Corner: USD LG Trino-Alfieri Asti-5-1

Ammonizioni: USD LG Trino-Alfieri Asti-5-2 (34’p.t. Bologna, 4’s.t. Costa, 9’s.t. Gatti, 19’s.t. Chiaria, 21’s.t. Daniciuc, 37’s.t. Binotto, 38’s.t. Oudadess)

Espulsioni: USD LG Trino-Alfieri Asti-0-0

Trino (VC) – L’intenzione era quella di ritrovare il bel gioco e di portare a casa i l’intera posta in palio. Per questa volta ci si dovrà accontentare dei tre punti, perché il debutto casalingo dell’LG Trino nel campionato regionale Giovanissimi 2004, ha regalato un sacco di materiale sul quale varrà la pena discutere in allenamento. Sulla voglia e sulla determinazione degli azzurri nulla da dire, ma questa squadra si suppone non debba più commettere quelle sciocchezze che anche oggi le hanno complicato la vita. Otto giorni dopo il ko subito ad Acqui e con mister Spartera fuori dal campo per squalifica (due giornate per lui), lo schema scelto è il classico 4-4-2 con mister Mantovan in panchina. Pala a difesa della porta, Farè-Bottazzi-De Silvestri-Costa in difesa; Buso-Oudadess-Masuero-Raffaldo in mediana e Daniciuc-Chiaria in attacco. Avvio shock per il Trino. Azione sulla destra e palla nell’area piccola di Alessio Pala. Un rimpallo favorisce Gamba che non lascia scampo ai padroni di casa. L’inizio è in salita e la frenesia non permette a Masuero e compagni di riordinare le idee. Al quinto Farè crossa per Chiaria, ma il colpo di testa del bomber è debole e centrale. Al nono spunto in velocità di Buso che serve un pallone d’oro a Daniciuc. Il numero 9 spara addosso al portiere divorandosi il pareggio. Al 12’ azione fotocopia del gol per l’Alfieri Asti. Questa volta la conclusione di Cavinato è neutralizzata da Pala. Al 13’ Raffaldo impegna De Milano e sul successivo corner la pennellata di Costa non è raccolta da Chiaria e da Daniciuc, entrambi in ritardo. Al minuto 15 si infortuna il capitano ospite e due minuti dopo viene sostituito da Giovannetti. Al 18’ punizione dalla tre quarti di Masuero. Daniciuc anticipa De Milano e sigla il punto del pareggio. Al 21’ Gabriel si fa trovare in fuorigioco (inconcepibile su calcio piazzato) e il suo 2-1 viene giustamente annullato. Al 26’ il Trino commette un grave errore. Su rinvio dal fondo la difesa si sa sorprendere e ne nasce una punizione che Fodor calcia all’incrocio dei pali: 1-2. Al 33’ gli ospiti con Gonella sfiorano il tris e dopo 120 secondi di recupero l’arbitro manda tutti nello spogliatoio. L’avvio della ripresa vede finalmente il Trino esprimere il suo enorme potenziale. Dal secondo all’undicesimo minuto gli azzurri vanno a bersaglio per tre volte. Discesa di Daniciuc e assist perfetto per Chiaria che, in corsa, colpisce di destro al volo: 2-2. Binotto per Raffaldo al settimo e triangolo stretto Oudadess-Daniciuc (8’) per il sorpasso dei padroni di casa. L’Alfieri sembra accusare il colpo e all’undicesimo arriva il capolavoro di Alessandro Chiaria. Scatto dalla sinistra e preciso esterno destro che bacia l’interno del palo lontano e finisce in rete: 4-2. Il doppio vantaggio regge per poco. Al tredicesimo l’unico corner battuto dagli ospiti viene corretto in gol dalla testata di Bologna, con Pala uscito fuori tempo. Da qui fino al termine, (compresi i 5 recupero), la gara si trasforma in una vera agonia per il Trino. Una inspiegabile paura attanaglia i ragazzi di Spartera, che si fanno schiacciare nella propria metà campo. Entrano Fall, Rissone e Palazzo, e l’arbitro mette mano al cartellino giallo per 5 volte (assurda ed imperdonabile l’ammonizione a Daniciuc che allontana il pallone a gioco fermo). Al 32’ il contropiede orchestrato da Fall e Oudadess trova Daniciuc come terminale offensivo. Il centravanti potrebbe servire Oudadess ma non lo fa e la ripartenza astigiana non trova il 4-4 per una questione di centimetri. Troppi gli errori commessi gratuitamente. Troppo distratta la squadra di casa, che si è fatta trascinare con estrema facilità sull’altalena emotiva di una gara da chiudere prima e soprattutto senza affanno. Questa volta è andata bene. Per il bel gioco… ripassare.

LE PAGELLE DEGLI AZZURRI

Pala, voto 5,5. Tra i pali è la solita sicurezza, ma si fa ingannare da due parabole aeree tutto sommato leggibili (vedi i gol 2 e 3 degli ospiti).

Farè, voto 6. Difende e spinge sulla destra. A volte impreciso nei passaggi, ma in difesa su Cerutti assolve il proprio dovere.

Bottazzi, voto 6. Meglio sulla sinistra che al centro. Sbroglia un paio di situazioni complicate usando la clava. Va bene così.

De Silvestri, voto 6. E’ il fulcro della retroguardia azzurra. Deve ancora affinare l’intesa con i compagni ma si vede che la stoffa c’è.

Costa, voto 6,5. Samuele gioca la sua solita partita. Tanta corsa e tanta sostanza e quei falli duri ma non cattivi che vietano un paio di ripartenze molto pericolose.

Buso, voto 6,5. Finchè ha fiato gioca una gran partita. L’assist a Daniciuc è da playstation, ma il compagno lo cestina centrando in pieno il portiere manco fosse un orso da videogame anni ’80.

Oudadess, voto 6,5. Partita di qualità e di ordine tattico. Si becca un giallo nel finale, ma nel complesso è tra i migliori.

Masuero, voto 6,5. Il capitano fatica a trovare la posizione, ma poi prende in mano la partita ed esce stremato e con i crampi.

Raffaldo, voto 6,5. Gara difficile da interpretare dal punto di vista tattico. Il ragazzo si adegua con intelligenza e sacrificio ed esce tra gli applausi di panchina e compagni.

Binotto, voto 6. Cambia due posizioni in campo nel giro di pochi minuti, ma si comporta sempre bene. E’ il giocatore di rottura che è mancato nello scorso campionato.

Fall, voto 5,5. Entra per prendere dei falli e per dare fiato alla squadra. In parte ci riesce, ma il più delle volte “vola via” con troppa facilità.

Rissone e Palazzo, s.v. Entrano nel convulso finale di partita.

Daniciuc, voto 5,5. Segna due gol da bomber vero. Il primo con la tecnica, il secondo da rapinatore d’area di rigore. Il resto è tutto un correre a vuoto in posizioni del campo che non gli competono. Un ignorare il compagno messo meglio in attacco e un divorarsi almeno due reti di proporzioni bibliche. La media non fa la sufficienza.

Chiaria, voto 7. Sarebbe un otto, ma la protesta sul “giallo” beccato giustamente per entrata in gioco pericoloso, gli toglie un voto. Non deve innervosirsi cadendo in isteriche reazioni tipo CR7, perché chi segna un gol come quello del 4-2 ha tutto per fare la differenza. Una realizzazione superlativa.

Sett. Giovanile