In rosso per dire basta!

La società LG Trino comunica che, in occasione della prossima gara interna della prima squadra, valevole per il campionato di Eccellenza Piemonte Valle d’Aosta, che si terrà domenica 28 novembre alle 14,30, contro la Pro Eureka Settimo, i ragazzi della nostra squadra saranno “In Rosso per dire Basta!” e scenderanno in campo in completa tenuta rossa al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica circa il grave problema della violenza di genere.

Verrà accantonato per un giorno, quindi, il consueto e tradizionale biancoazzurro per dare un segnale forte proprio durante la settimana in cui ricorre la Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

“È importante che, anche lo sport, ed in particolare quello dilettantistico, che coinvolge migliaia di atleti e dirigenti, sia foriero di un messaggio positivo” queste le parole del Direttore Generale del LG Trino, Antonio Ferrarotti. “La società LG Trino – prosegue Ferrarotti – vuole farsi portavoce di un preciso messaggio nella speranza che il testimone venga raccolto anche da altre realtà sportive. Per violenza, infatti, non si intende solo quella fisica, ma anche quella psicologica, verbale e morale che molte donne sono costrette a subire dentro e fuori le mura domestiche, nella fattispecie anche allo stadio, dove i comportamenti violenti sono troppo spesso minimizzati e tollerati”.

L’evento domenicale sarà il culmine di una settimana informativa durante la quale i canali social LG Trino faranno da megafono alla campagna mondiale ed alle associazioni che si occupano di violenza di genere presenti sul territorio.

Anche il Comune di Trino, attraverso il Sindaco Daniele Pane ed alla Vicesindaca nonché Assessora alle Pari Opportunità ed allo Sport, Elisabetta Borgia, ha deciso di appoggiare l’iniziativa concedendo il patrocinio ed associando il proprio logo alle grafiche social che appariranno nei prossimi giorni.

La società auspica che questo sia un primo e concreto passo per non perdere la memoria delle migliaia di donne che hanno perso la vita dopo aver subito violenza e per fare in modo che negli ambienti sportivi, dove crescono e si educano gli adulti di domani, vengano stigmatizzati episodi violenza e trasmessi ideali di rispetto.

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